Norvegia
Erasmus+ Studio
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Per saperne di più
Michele Castrezzati
Laurea Triennale, semestre estivo 2022
Ho scelto di andare da Trento alla Norvegia in treno per il mio semestre Erasmus. L'ho fatto per 3 motivi. Primo, costava meno. Considerando il bonus green travel, il prezzo complessivo dei biglietti del treno era di gran lunga inferiore a quello dell'aereo, soprattutto tenendo conto del prezzo del bagaglio in stiva (che per un semestre all'estero ci vuole). Secondo, ho potuto portarmi in Erasmus di tutto. Anche la chitarra. Terzo, è un'avventura. Ci ho messo 2 giorni invece di 2 ore. Ho preso 7 treni e un traghetto. Ho visto Amburgo di notte all'andata. L'ho vista all'alba al ritorno. Prima di arrivare, ho intravisto la costa norvegese emergere dalla nebbia dal ponte del traghetto, fari, isole e casette rosse. E mi sono detto "finalmente". È una bella sensazione.
Prenotare un viaggio in treno attraverso l'Europa richiede tempo. Comprare un biglietto aereo è molto più facile. Mi sento di dare due consigli a chi si vuole lanciare nella sfida. Uno, utilizzare trainline.com per controllare le tratte, le coincidenze, gli orari. Perché i siti delle compagnie nazionali spesso non mostrano tutti i treni nei paesi esteri. Una volta deciso l'itinerario, si può andare sui vari siti nazionali per comprare i biglietti e risparmiare qualcosa. Due, prima di prenotare un pass Interrail è buona norma controllare i prezzi dei singoli treni e vedere se complessivamente costano meno del prezzo del pass. Se il viaggio dura solo uno o due giorni, spesso conviene.
Lo rifarei sicuramente. Viaggiare in treno mi ha permesso di prendermi 2 giorni di tempo all'andata per prepararmi a un semestre così importante. E 2 giorni al ritorno per metabolizzare, caricare le fotografie sul pc, e alleviare la classica depressione post-Erasmus. Inoltre, mi ha fatto conoscere tanti viaggiatori. Tra tutti, un ragazzo svizzero che ho aiutato mentre trasportava la sua bicicletta da un treno all'altro in una stazione sperduta della campagna danese. Ci siamo seduti l'uno di fronte all'altro e abbiamo scoperto di essere entrambi studenti Erasmus diretti alla stessa università! Ovviamente, è diventato uno dei miei migliori durante il semestre in Norvegia.
Lussemburgo
Università del Lussemburgo
Erasmus+ Studio
Facoltà di Giurisprudenza
Per saperne di più
Sara Maria Barbaglia
Laurea Magistrale a ciclo unico, semestre estivo 2022
Ho viaggiato sia con treni che con bus, in realtà la parte maggiore l'ho fatta con il bus. Sono partita da casa mia, Rolo in provincia di Reggio Emilia per arrivare a Milano, dove ho preso un bus notturno fino a Parigi. Qui ho fatto il cambio per il Lussemburgo. Esistono anche dei bus diretti per il Lussemburgo, ma sarei arrivata ad un orario scomodo per quanto riguarda il ritiro delle chiavi dell'appartamento. Al ritorno, ho preso un altro bus notturno da Lussemburgo a Milano, e un treno ad alta velocità fino a Reggio Emilia.
Il punto di forza di questo viaggio è sicuramente il costo, infatti non ho mai speso più di 60 euro tra andata e ritorno. Possiamo già notare una criticità per i costi, essendo il top-up green solo di 50 euro. Tuttavia, un aereo Bologna - Lussemburgo mi sarebbe costato oltre i 200 euro, a cui vanno sommati i costi di benzina / treni e bus per arrivare all'aeroporto, quindi si tratta di un grande risparmio.
Un secondo punto, è la comodità del viaggio notturno: normalmente i tempi dei viaggi via terra (treni e bus) sono molto più dilatati, e spaventano molto. Il viaggio di notte è comodo esattamente per quello: i sedili nei bus sono reclinabili e con una buona playlist, una mascherina per occhi e un cuscino da viaggio, si fa tutto. Chiaramente, potrebbe rivelarsi un' arma a doppio taglio: vicini rumorosi o che si muovono spesso e sonno leggero non renderanno l'esperienza gradevole. Per quanto riguarda i viaggi in treno, alcuni permettono l'utilizzo della cuccetta, e si ha quindi un letto e una stanza silenziosa dove poter riposare tutta la notte, con spesso inclusa la colazione per il giorno dopo.
L'ultimo e terzo punto, riguarda la mobilità in Lussemburgo. Si tratta di una piccola nazione, ben organizzata e direi molto centralizzata per il sistema di trasporto. Infatti, molto spesso è necessario passare per Lussemburgo città per andare in qualsiasi altro posto dello stato o per uscirne. Ma il grande punto di forza è il costo dei mezzi: 0 euro. Tutti i mezzi (bus, treni e tram) all'interno dei confini lussemburghesi sono gratuiti per chiunque. Non c'è bisogno di documento, di essere studenti o over 60, bisogna semplicemente salire sul mezzo e arrivare a destinazione. Questo facilita tanto gli spostamenti e permette di diminuire l'utilizzo delle automobili per gli spostamenti giornalieri e non. Ogni giorno prendevo il treno da Niederkon (paesino davvero piccolo nel sud del Lussemburgo) fino a Esch-sur-Alzette, al campus universitario, gratuitamente e comodamente. C'erano mezzi per raggiungere l'università ogni 15 min, se non riuscivo a prendere il treno, prendevo il bus e con grande gioia ho notato che molte persone li utilizzano.
Da questi viaggi si possono trarre diverse conclusioni, scontate ma non ovvie ai tanti:
- viaggiare via terra è molto meno costoso
- rendendo i costi favorevoli (o addirittura gratuiti) per l'utilizzo dei mezzi pubblici, questi vengono usati da più persone
- rendendo i mezzi pubblici accessibili a famiglie e a misura di disabili, uomo, donna e bambini anche le famiglie gioveranno nell'utilizzo di tali (i mezzi pubblici italiani e esteri sono totalmente diversi per quanto riguarda accessibilità a famiglie e persone disabili)
- la distribuzione capillare dei mezzi, anche nei paesini più piccoli, rende molto più semplice e agevole il loro utilizzo.
- per migliorare quest'esperienza (Erasmus green mobility) è necessario almeno raddoppiare il top-up (es. il costo delle cuccette in treno è proibitivo per studenti).